27 ottobre. Animali domestici che tornano dal ponte dell’arcobaleno

Secondo una tradizione messicana il 27 ottobre è la “Notte degli Spiriti Animali”, chiamata così perché, secondo la leggenda, i nostri amati pet tornano a trovarci proprio quella notte.
Nel film Dogman di Luc Besson del 2023, presentato alla Biennale di Venezia, viene detto che i cani non sanno mentire. Questo vale anche per gli altri animali domestici, in primis i gatti, caratteristica che li rende speciali e fedelissimi compagni di vita. Quando lasciano il nostro mondo, si dice attraversino il ponte dell’arcobaleno per andare in un posto di pace e tranquillità dove possano aspettare – fedelmente, come solo loro sanno fare – i loro amici umani.
Il 27 ottobre in Messico si celebra la Notte degli Spiriti Animali, in cui si dice che il ponte dell’arcobaleno si apra, permettendo agli spiriti dei nostri animali di tornare per farci visita. Questa tradizione è ovviamente legata a quella del Dia de los Muertos, che si celebra il 1° e il 2 di novembre.
La fine di ottobre e i primi giorni di novembre si ritiene infatti che i canali tra mondo dei viventi e quello dei morti si aprano, permettendo alle anime dei nostri cari di tornare sulla terra, per farci visita e farci sentire la loro presenza. Per accoglierli nel migliore dei modi possibili, si allestiscono altari coloratissimi, ricchi di foto, fiori, incenso e offerte di cibo.
27 ottobre, il giorno dei morti degli animali: la tradizione
Questa giornata, anzi notte particolare, pare affondi le sue origini in una tradizione antichissima, di epoca precolombiana, quando gli indigeni credevano che ogni essere umano nascesse con uno spirito animale guida, chiamato nagual o tonal: era una sorta di totem o alter ego che sarebbe stato un alleato spirituale capace di influenzare il carattere della persona, di proteggerla dai pericoli e che era in grado anche di farle da guida, consigliandola nella maniera più saggia possibile circa le decisioni quotidiane.
Con i secoli, le tradizioni indigene entrarono in contatto con quelle introdotte dal Cattolicesimo che si diffuse via via sempre di più nel continente sudamericano. Questa credenza si mescolò con le celebrazioni del Dia de los Muertos e il 27 ottobre si trasformò in un’occasione per ricordare e onorare i legami con il mondo animale.
La Notte degli Spiriti Animali, infatti, non è un giorno dedicato solo agli animali domestici, ma a tutte le creature del mondo naturale, che mostra il rispetto di questo Paese nei confronti del nostro Pianeta e di tutti gli esseri viventi. Animali selvatici, animali sacri, ma anche quegli esseri che vivono in simbiosi con noi, ci ricordano l’importanza di un equilibrio tra umani e natura, senza il quale la nostra stessa esistenza sarebbe inconcepibile.
Cos’è il ponte dell’arcobaleno
Il ponte dell’arcobaleno è una dolce e consolante leggenda che cerca di spiegare il destino degli animali domestici che ci lasciano. Secondo questa storia, quando un animale muore, la sua anima attraversa un ponte che si estende sopra un bellissimo arcobaleno. Questo ponte collega il nostro mondo a un regno speciale dove gli animali possono riposare in pace, liberi dalla sofferenza e dalla malattia, circondati da un paesaggio sereno e rigoglioso. Una sorta di Paradiso, ma a misura di animale.
Il ponte dell’arcobaleno è un luogo dove gli animali possono correre, giocare e sentirsi felici, come se fossero di nuovo giovani e sani. Lì, sono accolti da altri animali che li hanno preceduti, e non conoscono dolore né tristezza. Il concetto dietro questa leggenda è che, anche se i nostri amici pelosi non sono più fisicamente con noi, continuano a vivere in un mondo di pace e armonia, dove possono aspettare con pazienza il momento in cui li raggiungeremo.
Quando un animale arriva al ponte dell’arcobaleno, è come se si preparasse per un ultimo saluto. Si dice che, quando il nostro cuore è pronto, il nostro amico a quattro zampe attraversa il ponte per tornare da noi, correndo incontro alla nostra anima con amore e felicità. È un simbolo di speranza per tutti coloro che hanno perso un compagno a quattro zampe, un conforto che ricorda che, anche se fisicamente separati, i legami d’amore non vengono mai spezzati.
La notte degli spiriti animali: come si celebra
La tradizione de La Noche de Los Espiritus Animales nasce dalla convinzione che gli animali morti comunichino con noi, specialmente quando le porte del ponte dell’arcobaleno si aprono. Il cuore delle celebrazioni che anticipano il Dia de Los Muertos, quando i canali tra mondo dei viventi e mondo dei morti si aprono, in Messico è una grande festa o, forse sarebbe meglio dire, una grande occasione per tutte le persone che vogliono mettersi in contatto e sentire ancora più forte la presenza dei propri defunti.
Secondo la tradizione messicana, le anime dei morti tornano sulla terra prima del giorno dei morti, il 2 novembre, anche se, il loro viaggio, inizia qualche giorno prima, il 27 ottobre. Da questa data in poi, ogni giorno è dedicato ad una morte diversa: il 28 ottobre è il giorno delle anime morte di morte tragica, il 29 violenta, il 30 è la giornata dei dimenticati o dei morti senza famiglia e il 31 delle persone mai nate o che si trovano nel limbo. 30 e 31 ottobre sono anche le notti in cui tornano sulla terra le anime dei bambini non battezzati.
Per la notte del 27 ottobre, quella dedicata agli animali domestici, i messicani preparano degli altari simili a quelli che realizzano per le anime dei loro cari umani, per accogliere il loro arrivo. Gli altari vengono decorati con le loro foto o disegni, accanto viene messo un po’ del loro cibo preferito, acqua per nutrirli e qualche gioco per farli divertire. Come vuole la tradizione nella Notte degli Spiriti Animali, gli altari per i nostri animali domestici vengono arricchiti anche da papel picado (che rappresenta l’aria), da alcuni fiori profumati, i cempasúchil, per guidare le anime verso casa e che simboleggiano la rinascita, l’incenso e il pan de muerto, il pane dei defunti, simbolo di vita e di morte.
27 ottobre animali: una tradizione recente ma con radici lontane
Sebbene le celebrazioni della Notte degli Spiriti Animali in Messico siano piuttosto recenti, il legame tra la popolazione messicana e il regno animale, in particolare con quello dei cani, ha una storia molto lunga. Oltre alle credenze dell’animale guida, assegnato al momento della nascita, da sempre si crede che ad accompagnare le anime verso il Regno dei Morti, il Mictlan, sia il cane dio messicano, chiamato Xōlōitzcuintle, detto anche Xolo, che sarebbe la manifestazione del dio Xolotl, che compare anche nel film della Disney Coco.
Sempre per la tradizione messicana, le persone che in vita non si sono comportate bene con gli animali e che li hanno maltrattati, non avrebbero a disposizione l’aiuto di Xolo, ma sarebbero destinate a vagare da sole sulla riva del fiume Chiconahuapan per l’eternità. E chi ha un animale può capire bene il valore di questa credenza: fedeli per sempre, incapaci di mentire, sempre pronti a sostenerci. I nostri amici pelosi sono compagni di vita veri e propri, che mai tradirebbero e che mai, a nostra volta, dovremmo tradire o non rispettare.
Come preparare un altare per la Notte degli Spiriti Animali il 27 ottobre
Preparare un altare in memoria dei nostri animali è un gesto di amore e rispetto che ci aiuta a mantenere vivo il loro spirito e a celebrare il legame profondo e tutto il tempo che si è condiviso insieme.
La prima cosa da fare è scegliere il posto adatto, che deve essere un angolo tranquillo e accogliente della casa, preferibilmente vicino a una finestra o, ancora meglio, un luogo che il nostro animale amava. Lì va posta una tovaglia o un panno colorato, meglio se nei toni del verde o del blu, che richiamano la serenità e la natura. Questo telo rappresenterà il nostro altare, sul quale andrà posizionata una foto (o anche più di una) del nostro amico animale, accompagnata da piccoli oggetti che lo rappresentano, come il suo collare, una pallina o una ciotola.
Accanto vanno aggiunte alcune candele, preferibilmente di cera naturale, che simboleggiano la luce e l’amore che l’animale ha portato nella nostra vita. Si possono anche mettere delle foglie secche, dei fiori o delle erbe aromatiche che richiamano il mondo naturale. Fiori come il cempasúchil, il fiore simbolo del Dia de los Muertos, o anche lavanda o rosmarino, che evocano tranquillità e memoria. Inoltre, non bisogna dimenticare di aggiungere del cibo che l’animale amava in vita, sia per onorarlo che per “nutrire” la sua anima nel viaggio che sta compiendo.
L’altare è pronto, non resta che prendersi un momento il 27 ottobre per riflettere sul legame che si ha condiviso insieme e, se lo si desidera, recitare una preghiera o dedicare qualche parola affettuosa, invitando gli spiriti degli animali a sentirsi amati e ricordati. Questo piccolo atto di devozione non solo ci aiuta a onorare la memoria dei nostri animali, ma rinforza anche il legame profondo che ci lega con il regno animale, sempre presente e sempre compagno.
Uno spazio dedicato ai ricordi
Potrete postare un ultimo saluto e una fotografia dei vostri amici a quattro zampe.
E se vi mancano le parole per dedicargli l’ultimo affettuoso saluto, scaricate il nostro prontuario di messaggi d’addio.